martedì 25 giugno 2013

“Man of steel”, By Zack Snyder




Dopo una parvenza di volontà nel voler lavorare di cinema più profondo con Watchmen, Zach Snyder torna al vuoto intrattenimento fine a se stesso già visto con 300.

Le premesse erano alte, vedi le dichiarazioni del produttore esecutivo Nolan (“questo nuovo Superman sarà diverso da qualsiasi altra versione apparsa fino a questo momento al cinema”), vedi Zimmer a guidare l’orchestra, vedi il soggetto più che delicato.

Vediamo un po se l’attesa è stata poi premiata.

-Trama

Nonostante la collaborazione alla sceneggiatura di Christopher Nolan e David Goyer (I due avevano già lavorato insieme nello scrivere un film di un’altra stazza, The dark knight, solo che quella volta c’era anche Jonathan Nolan), la trama si rivela scontata, senza colpi di scena e noiosa.

Non sto neanche a raccontarvela perché fin troppo ripetuta: Jor-El lancia Kal-El verso la terra, il bambino diventa Superman, arrivano i cattivi, Superman vince. Sorpresi? Non credo...

degni di nota solo due punti: la mancanza di buchi di trama e l’aver trattato in maniera un attimo più approfondita la questione di Krypton, faccenda mai mostrata così lungamente nei Superman da grande schermo precedenti.

Un aspetto che mi ha molto deluso è il background psicologico di Clark. Se la trilogia del Batman di Nolan è riuscita a farsi apprezzare così tanto, credo sia merito dell’impronta di realismo psicologico data al personaggio e all’ambiente in cui vive: tutto Batman Begins infatti ha il compito di farci seguire l’evoluzione interna di Bruce Wayne, il perché lui è così, perché compie certe scelte, perché crede in ciò che crede. E data la produzione dedicata a Nolan di Man of steel, mi ero illuso potesse essere così anche per Kal-El, ma così non è stato. Certo Snyder non ha tre film a disposizione e si è dovuto arrangiare, ma ha trattato davvero male la questione.

Dunque, trama soporifera e assolutamente non aggressiva, se dovessi paragonarla a un colore direi calcestruzzo, e neanche armato (sì, sono in sessione esami). 4.

-Soundtrack

Hans Zimmer, la baracca la porta avanti solo lui e i poveri cristi che hanno renderizzato tutto il film. Un attimo più noioso e monotono rispetto alle sue precedenti colonne sonore, di quelle che ascolteresti tutte per intero come nel caso di Inception, a tale motivo non riesco a dargli il massimo, non vorrei fosse l’inizio di una discesa per il maestro tedesco, ma credo più in una piccola caduta.. si risolleverà, si risolleverà. 8.

-Fotografia

Qui abbiamo una bella notizia ed una brutta:
Iniziamo dal peggio: Solita fotografia all’americana, grande qualità dei mezzi ma davvero poca inventiva sul come riempire l'obbiettivo, di quell’ignoranza grafica che ti fa venire voglia di rubargli le mega 3D-Cam da millemila “bucks” e girarci qualcosa per cui valga davvero la pena spendere tutti quei soldi che di certo sarà costata.

Il 3D, appunto, Snyder si è sempre ritenuto non interessato alla qualità 3D e si è visto tutto, il tridimensionale quasi non si vede, e dico andrebbe bene se fosse stato un classico 2D, o se il treddì si fosse pagato meno del normale, ma io ho pagato ben 12 fott*****imi €uro per il 3D, DOV’E’ IL MIO 3D?
Il meglio arriva invece dagli effetti grafici: Un buon 80% del film è interamente un render, ma sono render seri, fatti davvero bene, certo alcune motion-sequences sono fatte un po col deretano (vedi quella in cui Zod scaraventa la macchina di babbo Jonathan dentro casa Kent, pensata davvero male), ma gli effetti grafici meritano tanta stima. Voglio dire son fatti così bene che li prendi quasi per veri, ci sei dentro, ti senti forse coinvolto..ma poi mettono una tartaruga sul ventre Russel Crowe, e li realizzi che sono andati troppo oltre, ci sono dei limiti oltre cui la mente umana non si lascia prendere in giro. 6,5.

-Recitazione

Come tutti i film dai larghi budget, la selezione del cast permette l’ingaggio di attori che sanno fare il loro lavoro, chi meglio, chi peggio, ma bene o male nessuno ti fa proprio disperare.

.Il migliore: Nessuna interpretazione da batticuore pervenuta, il più bravino forse forse Kevin Kostner nei panni di Jonathan Kent, se non fosse per la scena della sua morte, orribile. Magari l’unica che mi faceva un certo effetto quando appariva sullo schermo era Amy Adams (Peggy la figliola masturbatrice di babbo Dodd in The Master) nel panni di Lois Lane, messa li forzatamente in un ruolo fuori posto ma non male interpretato, ma sarà stato merito del mio debole per le rosse...

.Il peggiore: Lara Vor-Van, madre naturale di Kal-El interpretata da Ayelet Zurer, appare per 10 minuti e da il peggio di se, ad esempio quando suo marito Jor-El le spiega che dovranno separarsi per sempre dal loro unico genito che potrebbe morire lungo la via, e lei da brava madre amorosa rimane quasi impassibile alla notizia, se non una lacrimuccia più finta che mai.

Per il resto Russel Crowe bravino ma dopo che Jor-El è stato interpretato da un certo Marlon Brando appena appena 35 anni fa ti aspetti di più. Henry Cavill nei panni di Clark Kent ci sta bene per la statuarietà, magari meglio all’inizio per la barba che mai abbiamo visto su un superman al cinema ma poi entra troppo nella leggenda del personaggio e diventa pathos-impermeabile (dio quant’è brutta la scena della morte di Jonathan). Michael Shannon sembra arrabbiato quasi sul serio ma con quel pizzetto nella seconda parte del film non è proprio credibile, no no. 5,5.

-Ritmo

Gestito in alternanza di ritmi differenti, Snyder non riesce proprio a fare bene il suo lavoro: alterna flashback lenti a scene veloci e non sono di quei distacchi netti che piacciono, capisci che stanno iniziando a fare qualcosa solo quando parte Zimmer, ma il suo merito l’ha già avuto col voto alla voce soundtrack. 4.

-Extra

1. Aspettative non mantenute (-1), e i soldi li ha messi Nolan (-1).
2. Brutto, ma non brutto quanto Superman returns (+1)
3. Tipici sput******nti all’americana: vedi tra le prime scene il primo piano al suo “six-pack”, vedi l’ultima in cui nessuno lo riconosce perché ha gli occhiali da nerd... sul serio, Nolan non si è arrabbiato quando ha visto queste cose? (-2)

Totale: 5 su 10 (così tanto?)

Film d’intrattenimento per bambini, botte da orbi tutto il tempo, nulla più.


PICCOLO EXTRA

Volendomi farmi perdonare dell’enooorme ritardo d’uscita della recensione (Ripeto, la sessione estiva stramazza) vi informo che, per i residenti a Milano, a Palazzo Reale c’è una “mostra” dedicata a nientepopodimenoché Sir. Alfred Joseph Hitchcock. Prezzo d’entrata 8€ (6,5 se studenti) ma non so dirvi se li valga o no, ci sono stato e non ti da più informazioni di quante non te ne dia Wikipedia, certo c’è qualche video interessante ma si trova di meglio restando a casa. Ho colto la bassezza dell’entità della mostra nella sala di The birds, dove gran parte del commento è stato lasciato a Ron Underwood, voglio dire, al regista di Tremors non dovrebbe essere permesso neanche di entrare da spettatore ad una mostra sul regista di Vertigo.
Piccolo consiglio: Se ci andate portatevi 13€ in più, al negozietto all’entrata vendono una buona ristampa de “Il cinema secondo Hitchock” scritto da un certo Francois Roland Truffaut, se amate il cinema dovete leggerlo.

Scusate ancora per il ritardo

Il Tarantino

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