mercoledì 22 maggio 2013

"The man with the iron fists", by Robert Diggs




C'era una volta, durante la Golden Age dell'hip-hop, un rapper, produttore e polistrumentista di nome RZA (Robert Diggs) e la sua cricca di ragazzacci conosciuti come Wu-Tang Clan.
Il nostro RZA, appassionato di film di Kung Fu anni '70, produce nel 1993 con il collettivo musicale Wu-Tang Clan l'album “Enter the Wu-Tang (36 Chambers)” titolo citazione a “The 36th chamber of Shaolin” film del 1978 interpretato da Gordon Liu. L'album sfoggia basi campionate da film arti marziali e musica soul ed entra nella classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi secondo Rolling Stone (2003). Successivamente RZA si occupa della colonna sonora di “Kill Bill” (volume 1 e 2) e più recentemente di “Django unchained” entrambi di Quentin Tarantino.
È proprio sul set di Kill Bill che RZA prendendo nota della maniera di lavorare di Tarantino ha l'idea di produrre un film di Kung Fu, idea che piace anche a Eli Roth con cui scambia opinioni sul volo di ritorno dall'Islanda a Los Angeles.
Insomma un appassionato con tanta voglia di fare e amicizie influenti nel campo del cinema, si è meritato l'occasione di girare e interpretare un film sul Kung Fu. Avrà saputo ascoltare e mettere in pratica i consigli dei maestri della Settima Arte? Scopriamolo insieme.

-Trama

nel complesso abbastanza intricata ma lineare, davvero pochi colpi di scena ma comunque una storia godibile. Nella Cina feudale il capo della più forte fazione che controlla il villaggio di Jungle Village, viene ucciso dai suoi luogotenenti. L'assassinio fa scoppiare una guerra con un'altra fazione rivale. Il succo della vicenda è però incentrata su un carico d'oro imperiale di passaggio per Jungle Village su cui la fazione dei Lion vuole mettere le mani. Alla fine i vari personaggi si muovono nella storia spinti dai propri obbiettivi personali: il fabbro (RZA) guadagna soldi fornendo armi alle fazioni in guerra per scappare con l'amata Lady Silk, che per vivere fa il mestiere più antico del mondo. Jack Knife (Russell Crowe), lo straniero inglese che alloggia alla casa di piacere di Madame Blossom (Lucy Liu) è in realtà un agente imperiale sotto copertura inviato per vigilare sul transito dell'oro. Silver Lion (luogotenente ammutinato di Gold Lion) vuole naturalmente appropriarsi dell'oro ad ogni costo mentre X-Blade, figlio di Gold Lion vuole vendicare suo padre. “Che casino”, direte. È più lunga da spiegare di quanto non sia da vedere. Fatto sta che il fabbro salva la vita a X-Blade che stava per soccombere alla forza di Brass Body (Dave Bautista. Sì lui. Quello grosso. Quello del Wrestling.), e rifiutandosi di rivelare dove si trovi X-Blade viene mutilato delle braccia (ouch!) e salvato a sua volta da Jack Knife. Con il suo aiuto costruirà i famosi “Pugni di ferro” del titolo del film, delle braccia metalliche che lui è in grado di muovere come arti veri essendo stato addestrato dai monaci al controllo del “chi”, come si vede nel flashback (dove fa un cameo la grande Pam Grier e Gordon Liu).
Beh, un sacco di cose concentrate in un ora e mezza di film. Decisamente troppo poco. Sono evidenti i tagli fatti in fase di post produzione e confidando nel rilascio di un DVD director's cut da almeno 2 ore assegno alla trama un 6

-Soundtrack

qui RZA fa quello che sa fare meglio. Il film è accompagnato dalle tracce del Wu-Tang Clan e si conclude difatti con la traccia registrata appositamente per il film. Una scelta, quella dell'hip-hop, che farà storcere il naso ai puristi del genere, ma siccome a noi non piacciono gli estremismi di ogni tipo sono contento di affermare che non ci può fregare di meno. Belle tracce hip-hop con campionamenti di musica tradizionale cinese, seguono abbastanza bene le azioni, soprattutto nelle scene di combattimento. Fra gli artisti partecipanti oltre allo stesso RZA, Method Man, Gostface Killah e il Wu-Tang Clan anche Kanye West e i The Black Keys. Voto 8


-Fotografia

passiamo qui alla pecca più grossa del film. RZA fa tutti gli errori tipici del regista esordiente al quale vengono messi a disposizione grossi mezzi e un budget importante. RZA non tiene ferma un inquadratura, anche nelle scene statiche e sbaglia tutti i raccordi, troppo complicati. Nel complesso un pastrocchio. Anche gli inserimenti di sequenze tagliate “a vignette”, ispirate probabilmente da Tarantino, sono utilizzate in maniera sbagliata. Tarantino, che già le utilizza di rado, se ne serve per enfatizzare inquadrature statiche cariche di patos, che meritano magari una doppia inquadratura simultanea. RZA sbaglia inserendole nelle scene di combattimento, rendendo le evoluzioni delle arti marziali (armoniche e ben realizzate) confuse e fastidiose. Mi spiace ma è un 4.

-Recitazione

il cast è ottimo, fra Russell Crowe e la divina Lucy Liu anche gli attori meno conosciuti si danno da fare. Vediamolo più nel dettaglio prendendo in oggetto il migliore e il peggiore della pellicola.

.Il Migliore:
Russell Crowe. Un istituzione del cinema. Ho visto molti film con Russell, alcuni belli, altri brutti (vedi The Next Three Days), quello che mi ha sempre impressionato è il suo essere impeccabile nella recitazione. Davvero un talento. In più il suo personaggio è decisamente il migliore di tutta la storia. Beve, fuma (anche oppio), va a donne ed è pure buono e salva la situazione. Su questo personaggio volevo regalarvi un piccolo spunto di riflessione: Hollywood ci ha inculcato in maniera subdola che chi va a donne, chi beve, chi si droga, spesso anche chi fuma è il cattivo. E se non è il cattivo fa una brutta fine. Ebbene questo personaggio rompe gli schemi, e ci voleva.

.Il Peggiore:
RZA. Il buon Robert Diggs mi perdoni ma nel suo film il peggiore è proprio il regista che presenta un'interpretazione piatta e legnosa che ci saremmo aspettati da Dave Bautista (e così è stata) ma che non si addice al suo personaggio. Peccato, comunque lo perdono.

In sostanza, voto 6

-Ritmo

Come dicevamo poco fa per quanto riguarda la trama il ritmo è troppo veloce per la quantità di cose che succedono. Ad esempio la scena dell'incontro fra X-Blade, Jack Knife e Blacksmith si risolve in un “armiamoci e partiamo” davvero poco realistico. Il film andrebbe rivisto senza i tagli, sono certo che sarebbe molto più godibile. Per il momento è un 5.

-Extra

fra i punti extra posso dire che i combattimenti sono veramente ben realizzati, le coreografie sono molto studiate, peccato per gli errori di regia che talvolta li rendono poco godibili. Solo un +1

un +1 che basta però ad arrotondare il precedente totale di 5.8 a 6 pieno

Un film che cinematograficamente parlando non è dei migliori, gli errori sono numerosi e talvolta grossolani. Un'attenuante è data dal fatto che è la prima volta di RZA dietro la macchina da presa e che fosse decisamente la persona che più si meritava di poter fare un film sul Kung Fu. Di certo anch'io avendo a disposizione un'attrezzatura del genere avrei fatto gli stessi errori (“oh mio dio, un dolly, fatemi provare quel dolly!”) e forse il vero errore dietro alle pecche del film è stato proprio questo. Ad ogni modo anni di passione sono stati ripagati a RZA che sono certo che consideri questo film un po' come la realizzazione di un sogno.
Se siete fan di RZA, del Wu-Tang o avete voglia comunque di un film d'azione sopra le righe guardatelo, se siete dei puristi lasciate perdere.

Il Tambu

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