C'era una volta, durante la Golden Age dell'hip-hop, un rapper, produttore e polistrumentista di nome RZA (Robert Diggs) e la sua cricca di ragazzacci conosciuti come Wu-Tang Clan.
Il nostro RZA, appassionato di film di Kung Fu anni '70,
produce nel 1993 con il collettivo musicale Wu-Tang Clan l'album “Enter the
Wu-Tang (36 Chambers)” titolo citazione a “The 36th chamber of
Shaolin” film del 1978 interpretato da Gordon Liu. L'album sfoggia basi
campionate da film arti marziali e musica soul ed entra nella classifica dei
500 migliori album di tutti i tempi secondo Rolling Stone (2003).
Successivamente RZA si occupa della colonna sonora di “Kill Bill” (volume 1 e
2) e più recentemente di “Django unchained” entrambi di Quentin Tarantino.
È proprio sul set di Kill Bill che RZA prendendo nota della
maniera di lavorare di Tarantino ha l'idea di produrre un film di Kung Fu, idea
che piace anche a Eli Roth con cui scambia opinioni sul volo di ritorno
dall'Islanda a Los Angeles.
Insomma un appassionato con tanta voglia di fare e amicizie
influenti nel campo del cinema, si è meritato l'occasione di girare e
interpretare un film sul Kung Fu. Avrà saputo ascoltare e mettere in pratica i
consigli dei maestri della Settima Arte? Scopriamolo insieme.
-Trama
nel complesso abbastanza intricata ma lineare, davvero pochi
colpi di scena ma comunque una storia godibile. Nella Cina feudale il capo
della più forte fazione che controlla il villaggio di Jungle Village, viene
ucciso dai suoi luogotenenti. L'assassinio fa scoppiare una guerra con un'altra
fazione rivale. Il succo della vicenda è però incentrata su un carico d'oro
imperiale di passaggio per Jungle Village su cui la fazione dei Lion vuole
mettere le mani. Alla fine i vari personaggi si muovono nella storia spinti dai
propri obbiettivi personali: il fabbro (RZA) guadagna soldi fornendo armi alle
fazioni in guerra per scappare con l'amata Lady Silk, che per vivere fa il
mestiere più antico del mondo. Jack Knife (Russell Crowe), lo straniero inglese
che alloggia alla casa di piacere di Madame Blossom (Lucy Liu) è in realtà un
agente imperiale sotto copertura inviato per vigilare sul transito dell'oro.
Silver Lion (luogotenente ammutinato di Gold Lion) vuole naturalmente
appropriarsi dell'oro ad ogni costo mentre X-Blade, figlio di Gold Lion vuole
vendicare suo padre. “Che casino”, direte. È più lunga da spiegare di quanto
non sia da vedere. Fatto sta che il fabbro salva la vita a X-Blade che stava
per soccombere alla forza di Brass Body (Dave Bautista. Sì lui. Quello grosso.
Quello del Wrestling.), e rifiutandosi di rivelare dove si trovi X-Blade viene
mutilato delle braccia (ouch!) e salvato a sua volta da Jack Knife. Con il suo
aiuto costruirà i famosi “Pugni di ferro” del titolo del film, delle braccia
metalliche che lui è in grado di muovere come arti veri essendo stato
addestrato dai monaci al controllo del “chi”, come si vede nel flashback (dove
fa un cameo la grande Pam Grier e Gordon Liu).
Beh, un sacco di cose concentrate in un ora e mezza di film.
Decisamente troppo poco. Sono evidenti i tagli fatti in fase di post produzione
e confidando nel rilascio di un DVD director's cut da almeno 2 ore assegno alla
trama un 6
-Soundtrack
qui RZA fa quello che sa fare meglio. Il film è accompagnato
dalle tracce del Wu-Tang Clan e si conclude difatti con la traccia registrata
appositamente per il film. Una scelta, quella dell'hip-hop, che farà storcere
il naso ai puristi del genere, ma siccome a noi non piacciono gli estremismi di
ogni tipo sono contento di affermare che non ci può fregare di meno. Belle
tracce hip-hop con campionamenti di musica tradizionale cinese, seguono
abbastanza bene le azioni, soprattutto nelle scene di combattimento. Fra gli
artisti partecipanti oltre allo stesso RZA, Method Man, Gostface Killah e il
Wu-Tang Clan anche Kanye West e i The Black Keys. Voto 8
-Fotografia
passiamo qui alla pecca più grossa del film. RZA fa tutti
gli errori tipici del regista esordiente al quale vengono messi a disposizione
grossi mezzi e un budget importante. RZA non tiene ferma un inquadratura, anche
nelle scene statiche e sbaglia tutti i raccordi, troppo complicati. Nel
complesso un pastrocchio. Anche gli inserimenti di sequenze tagliate “a
vignette”, ispirate probabilmente da Tarantino, sono utilizzate in maniera
sbagliata. Tarantino, che già le utilizza di rado, se ne serve per enfatizzare
inquadrature statiche cariche di patos, che meritano magari una doppia
inquadratura simultanea. RZA sbaglia inserendole nelle scene di combattimento,
rendendo le evoluzioni delle arti marziali (armoniche e ben realizzate) confuse
e fastidiose. Mi spiace ma è un 4.
-Recitazione
il cast è ottimo, fra Russell Crowe e la divina Lucy Liu
anche gli attori meno conosciuti si danno da fare. Vediamolo più nel dettaglio
prendendo in oggetto il migliore e il peggiore della pellicola.
.Il Migliore:
Russell Crowe. Un istituzione del cinema. Ho visto molti
film con Russell, alcuni belli, altri brutti (vedi The Next Three Days), quello
che mi ha sempre impressionato è il suo essere impeccabile nella recitazione.
Davvero un talento. In più il suo personaggio è decisamente il migliore di
tutta la storia. Beve, fuma (anche oppio), va a donne ed è pure buono e salva
la situazione. Su questo personaggio volevo regalarvi un piccolo spunto di
riflessione: Hollywood ci ha inculcato in maniera subdola che chi va a donne,
chi beve, chi si droga, spesso anche chi fuma è il cattivo. E se non è il
cattivo fa una brutta fine. Ebbene questo personaggio rompe gli schemi, e ci
voleva.
.Il Peggiore:
RZA. Il buon Robert Diggs mi perdoni ma nel suo film il
peggiore è proprio il regista che presenta un'interpretazione piatta e legnosa
che ci saremmo aspettati da Dave Bautista (e così è stata) ma che non si addice
al suo personaggio. Peccato, comunque lo perdono.
In sostanza, voto 6
-Ritmo
Come dicevamo poco fa per quanto riguarda la trama il ritmo
è troppo veloce per la quantità di cose che succedono. Ad esempio la scena
dell'incontro fra X-Blade, Jack Knife e Blacksmith si risolve in un “armiamoci
e partiamo” davvero poco realistico. Il film andrebbe rivisto senza i tagli,
sono certo che sarebbe molto più godibile. Per il momento è un 5.
-Extra
fra i punti extra posso dire che i combattimenti sono
veramente ben realizzati, le coreografie sono molto studiate, peccato per gli
errori di regia che talvolta li rendono poco godibili. Solo un +1
un +1 che basta però ad arrotondare il precedente totale di
5.8 a 6 pieno
Un film che cinematograficamente parlando non è dei
migliori, gli errori sono numerosi e talvolta grossolani. Un'attenuante è data
dal fatto che è la prima volta di RZA dietro la macchina da presa e che fosse
decisamente la persona che più si meritava di poter fare un film sul Kung Fu.
Di certo anch'io avendo a disposizione un'attrezzatura del genere avrei fatto
gli stessi errori (“oh mio dio, un dolly, fatemi provare quel dolly!”) e forse
il vero errore dietro alle pecche del film è stato proprio questo. Ad ogni modo
anni di passione sono stati ripagati a RZA che sono certo che consideri questo
film un po' come la realizzazione di un sogno.
Se siete fan di RZA, del Wu-Tang o avete voglia comunque di
un film d'azione sopra le righe guardatelo, se siete dei puristi lasciate
perdere.
Il Tambu
Il Tambu
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